Non sono ancora usciti i resoconti, ma la sintesi della seduta notturna delle commissioni, terminata alle 22:25 di stanotte, non lascia spazio a speranze:
"Sono stati ritirati, dichiarati decaduti ovvero votati e respinti tutti gli emendamenti presentati. Le Commissioni hanno quindi concluso l'esame del provvedimento conferendo mandato ai relatori a riferire favorevolmente sullo stesso, nel testo approvato dalla Camera dei deputati".
Se quindi non si fosse capito, il testo è passato così come è stato modificato alla camera, con tutte le conseguenze che si porta appresso.
Il viceministro Bubbico (PD), rappresentante il governo ed il mininterno in commissione |
Contrariamente a quanto avvenuto stamattina, non possiamo non far notare la presenza in commissione del viceministro Bubbico (PD), o vero colui che già in commissione alla Camera forzò l'approvazione degli emendamenti che ci riguardano forte di una unica spiegazione "tecnica" fornita a chi chiedeva delucidazioni:
"la disposizione presenta comunque una finalità restrittiva e limitativa". Complimenti!
In sostanza quindi quel che il senatore di maggioranza ci aveva prospettato si è puntualmente verificato: per non lasciare scoperte le missioni all'estero hanno blindato il decreto così com'è arrivato in Senato, per non rischiare la decadenza del provvedimento durante la successiva, necessaria, riconferma alla Camera. Appare più che improbabile che le altre commissioni chiamate a riferire sul decreto (5ª Bilancio, 6ª Finanze, 8ª Lavori pubblici, 10ª Industria, 13ª Ambiente, 14ª Unione europea) possano in qualche modo ribaltare le nostre sorti, tanto più che alla 1ª (Affari costituzionali) hanno preannunciato parere favorevole.
Attendiamo, domani, di poter leggere i resoconti per intero per poter terminare di attribuire con certezza le responsabilità di questo sfacelo: politiche e non, dentro il parlamento e fuori.
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