L'ex- ministro Michela Vittoria Brambilla in compagnia di una "ragazza" dai capelli rossi |
"Mentre si carica sugli italiani la soma dell'Imu, mentre si tagliano le pensioni, si mandano a spasso gli esodati, si alza l'Iva, si taglia la pubblica amministrazione, mentre enti locali e sanita' soffrono non si comprende per quale ragione dovremmo continuare a versare una somma spropositata di denaro pubblico a una risicatissima minoranza di cacciatori affinche' si diverta a fare scempio del nostro patrimonio faunistico."
E baggianate simili. In sostanza il messaggio che la Brambilla ha fatto passare è che in questo periodo di sacrifici lo Stato
regala soldi ai cacciatori perché possano coltivare il loro incivile (a suo dire) passatempo. Ovviamente si tratta delle solite "sciocchezze" strumentali.
regala soldi ai cacciatori perché possano coltivare il loro incivile (a suo dire) passatempo. Ovviamente si tratta delle solite "sciocchezze" strumentali.
Difatti l'art. 24 della L. 157/92 sulla caccia, assegna alla associazioni venatorie il 95% di una quota di 10.000 lire (5,16 euro), ovvero 4,90 euro, per ciascun cacciatore ad esse iscritto. Tale quota non viene però esborsata dallo Stato, ma viene accantonata dalle concessioni che i cacciatori ogni anno pagano allo Stato, che rappresentano solo una parte degli oneri oltre a quelli derivanti dalle concessioni regionali e dalle assicurazioni obbligatorie. Nella specie la tassa di concessione versata allo stato è superiore ai 170 euro a testa, quindi non si tratta per lo Stato di spendere ogni anno 4 milioni per i cacciatori, ma se mai di guadagnare più di 130 milioni. Ma non pretendiamo che la competentissima ex-ministra ed i suoi fanatici seguaci possano afferrare certe sottigliezze...
Fortunatamente in serata è arrivata una dichiarazione dei parlamentari PDL Germanà, Valducci, Rossi, Nola e Bernini, Ghiglia e Ceroni con la quale hanno sottolineato le "carenze culturali" della loro collega ed il fatto che ella non parla che a nome di sé stessa.
Visto che però la Brambilla ha tanto a cuore la situazione economica attuale, potrebbe invece spiegarci cosa lei stessa personalmente ha fatto quando era ministro per il turismo (dal 2009 al 2011) in un governo che forse non può essere incolpato della crisi attuale, ma che certo non può vantarsi di aver fatto un minimo del possibile per limitarne gli effetti.
In fondo anche le sue indennità ed i suoi privilegi erano (e sono) pagati dallo Stato coi soldi di tutti. A parte la strumentalizzazione del suo incarico per correre appresso alle sue manie animaliste (o animalare, come suolsi dire più propriamente da alcuni), quale è stato l'operato dell'ex-ministro durante i suoi anni di mandato per incentivare il turismo in Italia?
In fondo se attualmente lo Stato non ha più una lira è anche perché ne ha buttate non poche per finanziare la sua (in)attività ministeriale...
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